Il futuro del Security Operations Center: potenziare le competenze umane con l’automazione


5 Agosto 2022


Il futuro del Security Operations Center: potenziare le competenze umane con l’automazione
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Il ripensamento dell’organizzazione del moderno SOC in base alle competenze anziché ai livelli, insieme a una maggiore attenzione all’automazione, può mitigare in modo significativo la cronica carenza di persone e competenze al servizio della sicurezza informatica: quali sono le 3 sfide principali da affrontare in un Security Operations Center moderno e come superarle?

Info sul white paper

In passato le infrastrutture tecnologiche erano molto più semplici di oggi ed eventuali criticità potevano agevolmente essere risolte da singoli tecnici, a costi ridotti. In questa nuova era di rivoluzione digitale, invece, le complessità aumentano di giorno in giorno: i confidi della rete sono sempre più evanescenti e il paradigma basato su un modello ibrido e multi-cloud di espande senza sosta.

Questo scenario richiede un ripensamento del modello di forza lavoro del SOC: il tradizionale modello non è più adatto al business, all’IT e alle minacce odierni e non è più pensabile far gestire ogni evento a un analista umano. Sebbene le persone rimangano il fulcro più prezioso di ogni SOC, è fondamentale puntare sull’automazione su una solida tecnologia SOAR per potenziare l’efficienza del personale.

Questo white paper, fornito da DGS, spiega come implementare un Security Operations Center efficace e al passo con i tempi. Leggendolo, scoprirete:

  • le 3 sfide principali da affrontare in un Security Operations Center moderno
  • le competenze necessarie per un team SOC efficace
  • quando e come conviene esternalizzare alcune mansioni del SOC
  • 4 step da seguire per mettere in atto una strategia vincente di acquisizione e sviluppo della forza lavoro
  • il ruolo della tecnologia Security Orchestration Automation and Response