L’ufficio tradizionale è chiamato a trasformarsi in un hybrid workplace: il nuovo scenario lavorativo, infatti, è dominato da un mix di remote working, home working, mobilità e attività in ufficio. A fronte di questa trasformazione, anche i tradizionali spazi aziendali devono cambiare per abbracciare e sostenere il nuovo paradigma. L’azienda si deve metaforicamente aprire verso il mondo esterno: occorre trasformare ogni area in un ambiente di produttività al servizio delle persone, a prescindere dalla loro presenza fisica in loco.
In particolare, le sale riunioni sono il fulcro in cui l’approccio ibrido trova la sua espressione più evidente: gli incontri tra lavoratori in sede e persone connesse da remoto sono ormai all’ordine del giorno. E vanno supportate con gli strumenti più all’avanguardia per offrire un’esperienza d’uso il più naturale e soddisfacente possibile, a tutti, da qualunque luogo e dispositivo siano connessi. Per centrare tutti questi obiettivi, conviene puntare sul modello di erogazione as a service per dotare le sale riunioni delle tecnologie più innovative e aggiornate senza dover affrontare onerosi investimenti iniziali.
Questo white paper, fornito da Durante, spiega come costruire un hybrid workplace performante senza investimento iniziale. Proseguendo la lettura, approfondire questi punti chiave:
- lo scenario attuale e le nuove necessità per un paradigma operativo ibrido
- il cloud come leva per abilitare agilità, flessibilità e digitalizzazione
- il ruolo delle piattaforme di Unified Communication&Collaboration
- i vantaggi offerti da funzionalità do desk e room booking
- il modello di erogazione as a service: cos’è e perché conviene
- la prima formula sul mercato di RaaS, Rooms as a Service